Allora, sei appena uscito da un furgone sporco e puzzolente dentro il quale eri spiaccicato addosso agli altri membri della tua band, che condividono le stesse caratteristiche del furgone. Hai schivato buche e sofferto sobbalzi sulle fantastiche strade italiane, hai sopportato tutto, dagli ingorghi alle uscite al maltempo fino a quel panino in autogrill che non hai ancora digerito interamente. Sfatto e nervoso arrivi finalmente alla sede del concerto di stasera. Un sorriso debole ti si stampa sul viso ora che puoi uscire da quell’inferno a quattro ruote e finalmente rilassarti. Anche se, sfortunatamente, rilassarti dovrebbe essere l’ultima delle cose che fai.
Arrivare alla sede significa prepararsi al soundcheck, un rito che fin troppe band guardano come un momento di relax e perdita di tempo prima del vero concerto. Se sei veramente interessato a fare carriera nella musica dovresti sapere che il soundcheck è un moment essenziale per ottenere un’ottima performance live. Devi prendere il soundcheck sul serio allo stesso modo in cui prendi sul serio il concerto che stai per fare. Per rendere la tua vita, e quella dei tecnici, un po’ più facile durante il soundcheck, vi sono delle regole non dette da seguire. Seguile, e vedrai che la tua performance non potrà che giovarne.
1 Carica il tuo equipaggiamento in modo efficiente e veloce
Sembra un regola dettata dal buon senso no? Beh, molte di queste regole lo sono, eppure pochissime persone sembrano seguirle. Indipendentemente dal fatto che la sede del concerto metta a disposizione dello staff per aiutarti, è negli interessi di tutti il riuscire a scaricare il tuo equipaggiamento e portarlo dentro. Piantala di adocchiare il paninaro dall’altra parte della strada e non preoccuparti di starti perdendo l’happy hour al bar. Lavora adesso, rilassati più tardi. Il soundcheck è già abbastanza stressante, non c’è bisogno di avere fretta. Più tempo per fare il set up significa un’atmosfera più calma per tutti. Al contrario di quel che si crede, rilassarsi è in realtà una buona cosa. A parte il desiderio di fare un lavoro veloce e pulito, riuscire a scaricare il tuo equipaggiamento in fretta e portarlo dentro la sede è anche più sicuro. Tratta lo staff come dei professionisti
2 Tratta lo staff come professionisti
Non importa se si sono diplomati ad una prestigiosa scuola per tecnici audio o se è solo un ragazzetto brufoloso preso da dietro l’angolo. Loro sentono come suoni. Potranno non avere un ruolo sul palco, ma sicuramente hanno impatto su come vuoi suonate una volta saliti on stage. Detto questo, è meglio trattare queste persone con rispetto. Senza di loro la musica live non esisterebbe, e quel fastidioso rumore di fondo che tutti adoriamo così tanto, smetterebbe di scomparire. A meno che tu non sia un super rock star… anzi, nemmeno. Non importa a che livello sei, non fa mai male trattare lo staff con rispetto. Massì, aggiungiamo alla lista il trattare tutti con rispetto. Che male può fare, no?
3 Fai is soundcheck sempre su una o due canzoni sole
Le band importanti si possono permettere il lusso di suonare per ore finché non ottengono il sound desiderato.
Tuttavia, quando hai circa un quarto d’ora a una fila di altre band impazienti dietro di te che attendono il loro turno, l’efficienza è la chiave. Suonare sempre le stesse una o due canzoni per il soundcheck aiuta a velocizzare il processo. Il modo in cui quella canzone dovrà suonare da vivo ti sarà ormai familiare, permettendoti di riuscire a dettare i volumi a tempo record. Prova a scegliere una canzone che abbia un buon bilancio fra voce e strumenti, così che il fonico possa avere un buon “feel” della canzone.
4 Per carità, organizza i tuoi cavi!
Questo non è il tuo garage dove ci sono ammassati grovigli di cavi. Non importa se la tua personale organizzazione “alla fine funziona” – sii professionale, e sistema i tuoi cavi in modo appropriato. Arrivare ad un concerto con una scatola di cavi ammassati che sono da sgrovigliare prima che si possa iniziare a fare qualsiasi cosa non è assolutamente il modo di presentarsi. Ti risparmierai tempo, imprecazioni e i tuoi cavi dureranno molto di più se impari a ripiegarli in modo corretto dopo ogni concerto.
5 Capisci al più presto la situazione della backline
La condivisione della backline è un momento bello quando due bande possono mettere da parte le loro differenze personali e condividere i loro attrezzi, tutto perché lo spettacolo fili liscio come l’olio. Quando riesce bene, è un capolavoro di cooperazione artistica, dimostrato dal continuo succedersi di cambiamenti di set. Questo tuttavia è del tutto inutile se si aspetta fino all’ultimo minuto per discutere. Il soundcheck è il momento per farlo. Sia che tu stia lasciando qualcuno usare la tua attrezzatura o che ti lasciano usare quella di qualcun altro, è meglio avere una rapida discussione prima dello show, così tutti sapranno cosa fare. Cinque minuti prima del concerto non è il momento per raccattare un set di batterie perchè pensavi che qualcuno ti avrebbe coperto.
6 Relax in modo efficiente
Sì, il soundcheck è un momento per lavorare e non rilassarsi, ma c’è un modo per eseguire questo lavoro in maniera calma. Non c’è bisogno di correre in giro come un pollo con la testa tagliata. Basta stare a testa bassa, fare ciò che deve essere fatto, e prenderla con serenità. Trovare quel perfetto equilibrio di fretta e di relax non solo aiuta il soundcheck ad andare senza problemi, ma vi metterà nel giusto stato d’animo per la tua prossima performance.t
Come detto prima, la maggior parte di questi suggerimenti non sono sconvolgenti segreti, ma se praticati con diligenza e regolarmente, si può contribuire a rendere una divertente e stimolante carriera molto più facile.

